La tecnologia fa continui passi avanti per le aziende, ma l'elemento centrale restano il capitale umano e le competenze delle persone. E un settore come l'agroalimentare in Valtellina è una possibilità lavorativa e professionale “che va considerata con grande attenzione”. L'ha sottolineato Lorenzo Mottolini, responsabile commerciale del Salumificio Mottolini, in un'intervista pubblicata ieri dal quotidiano La Provincia di Sondrio.
Una riflessione sul rapporto fra Industria 4.0, risorse umane e crescita delle imprese in un comparto tanto importante per il territorio locale. L'elemento centrale sono proprio le competenze, ha rimarcato Mottolini: “Trovare figure professionali che lavorano in questo settore non è semplice – ha spiegato a La Provincia di Sondrio -. La lavorazione della carne, la trasformazione in prodotto stagionato richiedono competenze che non sono disponibili in grande quantità sul mercato del lavoro”. Si parla di “un prodotto tipico unico, lavorato e realizzato in un territorio raccolto come la Valtellina ma famoso in tutto il pianeta”, ha evidenziato Lorenzo Mottolini, quindi le necessità del comparto in questo ambito sono particolari.
“Fondamentalmente abbiamo bisogno di persone che siano interessate al nostro settore – ha proseguito nell'intervista al quotidiano –, a quello che significa in termini di tradizione e di know-how, ma anche di innovazione. Un settore per il quale il nostro Paese è famoso nel mondo”. Mottolini ha ricordato “le potenzialità di sviluppo e crescita” sui mercati internazionali che la bresaola potrà sfruttare, ma anche le varie declinazioni del prodotto che l'azienda sta già sperimentando e potrebbe ampliare in futuro. “C'è tantissimo da fare – ha evidenziato – e avere in azienda figure con la competenza, le capacità, l'apertura mentale e il giusto senso di appartenenza al gruppo rappresenta il vero valore aggiunto”.
E questo resta un elemento fondamentale anche nel percorso di innovazione delle aziende: “Siamo nell'era dell'Industria 4.0 – ha concluso Lorenzo Mottolini nell'intervista – ma i macchinari, per quanto evoluti, non si mettono in moto da soli. Servono figure in grado di gestire tutte le componenti che attuano la trasformazione digitale”.